Il potere calorifico è uno degli indicatori, se non “l’indicatore”, che maggiormente orienta la scelta d’acquisto del consumatore. Maggiore è il potere calorifico, maggiore sarà la capacità del pellet di riscaldare l’ambiente, ma come possiamo valutarlo appropriatamente?
Il potere calorifico del pellet può essere indicato con tre unità di misura diverse:
1.1 il kilowattora per kg (=KWh/kg);
1.2 il megajoule per kg (=MJ/kg);
1.3 la kilocaloria per kg (=Kcal/kg).
In assenza di una precisa normativa in merito, i produttori hanno la possibilità di decidere quale unità di misura indicare sul prodotto. Questa condizione diventa un “problema” per il consumatore in quanto complica il confronto fra prodotti diversi.
Infatti, un Chilowattora (KWh) corrisponde a 3,6 Megajoule (MJ) ovvero a 859,85 Chilocalorie (Kcal).
Quindi due prodotti sono facilmente confrontabili, se riportano la stessa unità di misura, ma le cose si complicano quando riportano unità di misura differenti.
Facciamo un esempio: il prodotto A con potere calorifico di 4,6 KWh è evidente che ha un potere calorifico maggiore del prodotto B che ha potere calorifico di 3,6 KWh. Ma se il produttore di B decide di indicare il potere calorifico in megajoule o in kilocalorie
avremo che il suo prodotto riporta un potere calorifico di 12,6 MJ/Kg ovvero di 3.095,44 Kcal/Kg.
A guardare il numero in sé, senza fare caso all’unità di misura, il consumatore resta confuso e perplesso e può essere tratto involontariamente in inganno valutando così il prodotto B come migliore di A con la conseguenza di una scelta inappropriata.
Fare chiarezza è una precisa scelta di Tan Pil che fa della correttezza e trasparenza uno dei punti di forza dell’azienda e dei suoi prodotti.